Oggi parliamo di stranezze. Eh, sì perché, come nella moda, anche il settore calzaturiero è ricco di aneddoti, storie e modelli degni di essere conosciuti per la loro unicità. Scopriamone alcuni insieme…
Un po’ di curiosità
Il tacco a spillo è italiano
Questo modello nasce infatti nel 1953 a Vigevano. Se fino ad allora si utilizzavano solo tacchi larghissimi fatti in legno, dovremo infatti aspettare gli artigiani di Vigevano per veder realizzato il primo tacco da 10 cm. Data l’esile struttura, anche il materiale viene cambiato: si passa infatti dal legno all’alluminio
Le scarpe più grandi al mondo
Sono taglia 60 ed appartengono a Sultan Kosen che, con i suoi 2 metri e 51, è l’uomo più alto del mondo.
La più grande collezione di scarpe
Appartiene a Imelda Marcos, ex first lady filippina, ed è composta da 2.700 paia di scarpe. Oggi la sua collezione da vita al più grande museo di scarpe al mondo che puoi trovare nella zona di Manila.
Le scarpe più alte al mondo
Son le Chopine, scarpe del XVI secolo con un tacco che poteva arrivare anche a 74 cm. Queste calzature non venivano però scelte dalle donne dell’epoca per un fattore estetico quanto più che altro funzionale. Lo scopo era infatti quello di sollevarsi dal terreno in modo tale da non sporcare l’abito con il fango delle strade. Con il tempo le Chopine diventano anche simbolo di nobiltà: più erano alte le scarpe, più importante era la famiglia della dama che le indossava.
Le scarpe più pesanti
Sono quelle che venivano usate dai palombari e che potevano pesare fino a 10 chili. Questi scarponi erano infatti zavorrati in modo da permettere al subacqueo di poter camminare nei fondali marini. L’intero equipaggiamento era talmente pesante che chi lo indossava non era in grado di muoversi fuori dall’acqua.
La riproduzione più grande di una scarpa
È stata realizzata nel centro commerciale Harbour City di Hong Kong. Si tratta di una Superga lunga 6 metri!
Le scarpe al cetriolo
Le scarpe degli abitanti dell’isola di Palau, nel Pacifico, sono fatte di cetriolo di mare. Questo materiale viene utilizzato come fosse della pelle in quanto ritenuto sufficientemente resistente per proteggere il piede.
Le infradito sono state inventate dagli antichi egizi
A differenza di oggi però le infradito, a quei tempi, erano considerate delle calzature di pregio e per questo concesse solo a faraoni, sacerdoti e ricchi.
I primi ad indossare delle calzature con rialzo
Furono i macellai dell’Antico Egitto per evitare di sporcarsi con il sangue. Le scarpe con tacco erano quindi delle scarpe da lavoro, scelte esclusivamente per sollevarsi da terra (stesso concetto che viene poi ripreso nella costruzione delle chopine).
Le scarpe con tacco unisex
Prima del Quattrocento le scarpe con tacco venivano indossate indistintamente sia dagli uomini che dalle donne. Oltre agli egizi, anche nelle popolazioni mongole, per esempio, gli uomini erano soliti utilizzarli per cavalcare con meno fatica. Ai tempi la vera differenza la faceva soprattutto il colore della calzatura che, ad ogni modo, veniva utilizzato per distinguere le varie classi sociali, non il sesso.
La scarpa in cuoio più antica
Risale a 5.500 anni fa ed è stata ritrovata nel 2010 in una grotta in Armenia.
Le suole waffle
Le suole di diverse sneakers vi ricordano qualcosa? Se guardandole vi viene subito in mente la piastra dei waffle avete proprio ragione, è da lì che arriva l’ispirazione! Possiamo rendercene conto osservando qualche modello Nike o Vans.
La scarpa con GPS
Ispirandosi alle scarpette di Dorothy del Mago di Oz, Dominic Wilcox, designer inglese, inventa la prima scarpa con GPS in grado di condurti dove vuoi. Questo sorprendente modello di francesine si chiama “No place like home” e, tramite delle lucine sulla punta delle scarpe, tracciano sia il percorso da fare, sia quello che si è già fatto.
Le scarpe con sistema di rintracciamento
Dotate anch’esse di gps, le scarpe del progetto Dokodemo Shoes sono invece le prime calzature nata allo scopo di rintracciare le persone che le indossano. Si tratta infatti di scarpe pensate soprattutto per persone anziane affette da demenza.
Le scarpe che puzzano
A Montpelier, in Vermont, tutti gli anni si tiene l’International Rotten Sneakers Contest che premia le scarpe più puzzolenti. Le spiegazioni dei partecipanti, tutti dai 5 ai 15 anni, all’odore nelle proprie scarpe è da morir dal ridere!
Guinness World Record
Probabilmente non lo diresti mai! Sai Qual’è il marchio che, per quantità, vende di più al mondo? Bata! (che, tra l’altro, non è un marchio italiano ma ceco)
Le credenze delle nonne
Secondo le nonne per sapere se ci si sposerà entro l’anno basta lanciare le scarpe dalla finestra: se cadono rivolte verso casa il matrimonio dovrà aspettare, in caso contrario puoi preparare le partecipazioni!
Le scarpe da sposa si conservano
Se credi che le nonne non sbaglino mai allora evita anche di buttare le scarpe usate durante il matrimonio, non è ritenuto esattamente di buon auspicio!
Le scarpe sotto il cuscino
Sei single? Esiste una credenza popolare per la quale basterebbe mettere sotto il cuscino le proprie scarpe per trovare l’uomo della propria vita.
Tra storia, invenzioni e usanze, le scarpe hanno da raccontare molto più di quello che pensiamo!
Stranezze nel mondo
Le scarpe Shoe-shi (2017)
Convertire dei prodotti pop in scarpe è un fenomeno già visto, possiamo infatti citare l’idea di Gianluca Gimini di disegnare delle scarpe ispirate ai più famosi packaging della storia pubblicitaria del nostro paese, dal Paneangeli al Bagnoschiuma Pino Silvestre.
La scarpa di cui stiamo per parlare, fa parte di un concept completamente diverso ma ha in comune proprio l’idea di unire il mondo delle scarpe con qualcosa di amato in quasi tutto il mondo: il sushi.
È così che nascono le sculture edibili di Yujia Hu, chef del ristorante giapponese Sakana Sushi, a Milano. Le “scarpe” di Yujia Hu si chiamano “shoe-shi” e riprendono modelli dei più popolari marchi nel mondo delle calzature. Ecco la foto di questa Nike fatta di riso, salmone e alga nori, ovviamente non indossabile.
Le scarpe a forma di piccione (2017)
Il mondo del web non è nuovo alla diffusione di calzature a dir poco bizzarre! Ecco un altro trend del 2017: le scarpe piccione.
Complice un video e foto, che ritraggono una signora con queste scarpe di stoffa perfettamente mimetizzate con i piccioni che la circondano, il web è impazzito alla ricerca del creatore di queste insolite calzature.
A idearle è stata Kyoto Ohata, una shoemaker, che ha voluto realizzare una calzatura eccentrica, stand out, riconoscibile e diversa!
Le scarpe effetto cuscino di Netamir
La giovane designer israeliana Netamir ha pensato di realizzare delle scarpe utilizzando vecchie coperte, cuscini o calzini. Le creazioni sono molteplici e davvero geniali, morbide ed avvolgenti… di certo non si può dire che siano scarpe “dure”.
L’idea è quella di rendere confortevole la camminata e voler bene ai nostri piedini. La giovane designer israeliana Netamir ha realizzato a mano queste scarpe innovative mettendo in pratica l’arte del riciclo di coperte, cuscini, calzini e simili. Insomma, tutto ciò che di morbido esiste in casa.
Le scarpe per PC gamer RTX 3080 (2020)
Facciamo un salto al 2020, tra gli accessori improbabili dedicati a chi ama i videogame (ad esempio il letto da gaming o l’albergo in Giappone dedicato agli amanti dei videogiochi) non poteva mancare una scarpa dedicata… e non una semplice scarpa ma una sneaker con RTX 3080.
Importante sottolineare che non sono delle semplici scarpe sportive con una scocca che rimanda alla GPU: sono, letteralmente, delle scarpe che hanno al loro interno un PC vero e proprio.
Come mostra la scocca, ovviamente trasparente, è possibile notare le ventole in funzione e anche la scheda madre, con gli immancabili led colorati. A impreziosire il tutto c’è anche un display nella linguetta superiore, mentre gli effetti RGB possono essere gestiti da remoto sul proprio PC.
Questa scarpa è stata battezzata NZXT x RTFKT, o «sneaker next-gen».
«Siamo davvero entusiasti di annunciare la nostra partnership con NZXT, che dà a RTFKT e alla nostra community di creatori la possibilità di creare il futuro della moda e dei collezionabili, dando forza alla nostra visione, alla nostra community e alle folli idee, con delle fantastiche build che mostrano l’amore per il gaming» scrive Artifact, produttore delle peculiari calzature.
Scarpe intelligenti, ecco tutte le stranezze del futuro
Le scarpe del futuro si scioglieranno nel lavandino, si accenderanno al ritmo di musica e si allacceranno con i pulsanti.
Le tendenze dell’industria, guidata dai giganti Nike e Adidas è piena di iniziative e novità molte delle quali non arriveranno mai negli scaffali ma testimoniano la vitalità di un’industria tra le più importanti dello sport.
L’azienda dell’Oregon, qualche tempo fa, aveva lanciato le scarpe HyperAdapt con pulsanti (+/-) al posto dei lacci (non proprio per tutte le tasche – costano $ 720), più o meno come quelle fatte indossare da Robert Zemeckis a Michael J. Fox in “Ritorno al Futuro 2” 27 anni fa.
Diversamente da quelle di Marty McFly c’è sempre bisogno della mano per stringere o allargare tramite i due pulsanti ma certo l’inserimento di illuminazione e batteria in un paio di scarpe le rende molto interessanti per gli amanti delle particolarità.
Il CEO di Nike, Mark Parker, è votato all’innovazione. Nel 2016 i brevetti registrati sono stati 639, numero che rivaleggia con quello di aziende che operano in tecnologia come mercato primario. Ha un sistema proprio di misurazione dell’attività (NikeFuel) ed è sul campo dell’analisi dei dati tramite le scarpe già da una decina d’anni
Come le grandi major tecnologiche riunisce startup intorno alla propria piattaforma digitale Nike+. Tra le “invenzioni” recenti della marca la Swoosh Sneakers che integra un sistema di misurazione dell’attività aerobica, aggiusta la musica a seconda del livello della performance o cattura l’energia prodotta dalle suole.
Dall’altra parte dell’Oceano, in Europa, Adidas pensa alla tutela dell’ambiente con le scarpe che biodegradano se immerse in lavandino per 36 ore. Il materiale è tedesco, assomiglia al semplice filo con il quale sono fatti i nostri abiti e si chiama Biosteel. In realtà, con l’aggiunta di un pacchetto di un particolare enzima in un giorno e mezzo si disfano evitando ulteriori forme di inquinamento ambientale.
Le suole che si illuminano al ritmo di musica sono un’idea dell’ex NBA Stephon Marbury, ora giocatore del campionato di basket cinese. Un’app accende le scarpe e lampeggia a seconda della musica suonata.
Under Armour ha creato scarpe per golfisti, che non possono indossare braccialetti che misurino le performances. Il software, anche qui integrato alle suole, fornisce informazioni sui passi, le calorie consumate, le ore trascorse con le Speedform Gemini 2, il nome delle scarpe intelligenti che hanno accompagnato Jordan Spieth agli US Open 2016.
Non solo le aziende più famose, comunque, integrano sistemi in scarpe che “fanno altro” oltre a proteggere i piedi. In Canada, Autonomous ID (originariamente un’impresa che opera in ambito tecnologico) ha sviluppato la suola biometrica: è in grado cioè di identificare le caratteristiche personali di chi le indossa. All’inizio un’applicazione militare si è adattata ad altri usi quali, ad esempio, la possibilità di prevenire cadute di persone anziane o malate “avvertite in anticipo” da una camminata non più corretta.
Noi di Stefania Ganassini non abbiamo ancora inventato le scarpe che ti fanno volare o i tacchi regolabili a seconda della giornata (potrebbe essere un ottimo spunto, però…) ma, come molti altri brand, amiamo scegliere con cura i materiali e realizzare scarpe su misura interamente artigianali.
La nostra “stranezza” è la qualità e mi permetto di definirla tale perchè, al giorno d’oggi, è davvero difficile trovare scarpe di ottima qualità, realizzate su misura anche per piedi piccoli o grandi e mezze misure.
Visita il nostro shop per visionare i modelli disponibili e ricorda, ogni calzatura può essere personalizzata nella suola, nel colore o nel pellame (in base alla disponibilità di magazzino). Contattaci al numero +39 3714183733 per definire la personalizzazione.