Ciascun piede vuole il suo sandalo e ogni donna, anche chi si ritiene meno amante del genere, ne conserva un paio nell’armadio per le occasioni speciali. Al contrario, chi li ama, ne ha addirittura interi armadi da abbinare ad ogni abito e molte non sanno resistere a quelli con tacchi alti. Insomma, sandali e donne: un amore cucito a filo doppio!
I sandali sono le calzature più utilizzate durante la stagione estiva, grazie alla loro struttura composta da due elementi: la tomaia, cioè la parte superiore, molto spesso ridotta a poche strisce o fasce poste sull’avampiede e caratterizzata dalla punta e dal tallone scoperti. L’altro componente è la suola che, a seconda del modello scelto, può essere bassa, con o senza gomma, o alta, con zeppa o con tacco di ogni tipo e altezza.
La scelta delle calzature nella stagione primavera/estate è ancora più importante per rispettare la respirazione del piede – date le alte temperature – e per non ostacolare la circolazione del sangue. Il sandalo soddisfa pienamente questi bisogni ma è necessario saper scegliere quello giusto.
A tal proposito sono molto importanti i materiali con cui vengono realizzati, diversi per ogni modello o uso a cui sono destinati. Ne esistono, poi, diverse tipologie: sandali gioiello, intrecciati, infradito, alla schiava, in cuoio oppure con il tacco. Scopriamoli insieme e cerchiamo di capire quali sono i fattori che possono determinare la scelta della calzatura giusta.
I fattori decisivi per la scelta dei sandali
I sandali possono essere facilmente confusi con le ciabatte, dalle quali non solo si differenziano per materiale impiegato e modello, ma soprattutto per l’uso a cui sono destinati. I sandali, a seconda della tipologia, sono perfetti per ogni occasione mentre le ciabatte rivestono un ruolo più domestico, da spiaggia o piscina.
Modelli e tipologie
I sandali possono essere classificati secondo vari aspetti, primo fra tutti il modello o tipologia. Di seguito le categorie principali:
Infradito o flip flop
I modelli infradito, detti anche flip flop, sono caratterizzati da due piccole strisce che unisco l’alluce e il secondo dito per fermare il piede alla suola che di solito è molto bassa. I flip flop sono in pelle o tessuto e spesso quelli da donna sono decorati da perline, piccoli fiori o altri complementi ornamentali.
Alla schiava
I sandali alla schiava sono, invece, caratterizzati da tre elementi: una suola, che può essere sia molto bassa che con tacco, piccole strisce in pelle che avvolgono l’avampiede e due lacci molto lunghi che si stringono attorno alla caviglia fino all’altezza del polpaccio. Se, invece, l’allacciatura è ancora più alta e sono sorretti da una struttura a gabbia, sono detti gladiatore, proprio per la somiglianza con quelli dei famosi lottatori dell’Impero Romano.
Birkenstock
Un modello che ormai è diventato un riferimento nella classifica dei sandali più amati dagli utenti è il sandalo Birkenstock: calzature a due fasce con fibbia sul collo del piede, sottopiede in sughero e suola in gomma zigrinata alta 1 cm circa. Comodi e pratici, dal design semplice e sobrio, sono generalmente realizzati in pelle e rappresentano una calzatura casual molto versatile.
Salt-water
I salt-water sono nati negli anni ’40 del secolo scorso in un primo momento per un target infantile, oggi invece è un modello adottato anche per un pubblico femminile. Sono sandali con suola bassa e con particolare tomaia in pelle che forma strisce intrecciate e dalle particolari forme sul piede. Rappresentano un tipo di calzatura comoda e casual, da poter sfruttare in diverse occasioni.
Zoccoli
I tradizionali zoccoli in legno sono ancora in auge, possono essere sia con suola bassa da 1 cm per un uso in stile ciabatta, o anche con tacco molto alto e fascia decorata per un outfit più stravagante o elegante. Sono abbastanza pesanti a causa del materiale in cui sono realizzati.
Sportivi
I sandali con taglio sportivo sono quelli tecnici costituiti da fasce in pelle o in tessuto con chiusura a velcro sul collo del piede ed in alcuni casi anche sul tallone e suola in gomma spessa e bombata. Questa tipologia offre un grande comfort per i piedi, soprattutto con le alte temperature e per lunghe passeggiate.
Gioiello
I sandali gioiello invece sono impreziositi da pietre, perline o altri piccoli oggetti decorativi di solito nei toni argento, oro o metallo che danno un tocco di luminosità alla calzatura. La suola può essere sia bassa che con tacco di ogni tipo.
Zatteroni
Alternativa ai tacchi a spillo, per non rinunciare a qualche cm in più, i sandali zatteroni costituiti da una suola molto spessa, detta anche plateau, realizzata in diversi materiali. Di solito questo tipo di sandalo è molto comodo, nonostante le apparenze ingombranti.
Materiali
Come già visto ogni categoria di sandalo è realizzata in materiali diversi a seconda del modello in questione. Ogni materiale, infatti, presenta delle caratteristiche principali che devono essere funzionali all’uso a cui è destinata la calzatura.
Legno
Il legno è un ottimo materiale se associato ai piedi, infatti è perfetto per assorbire il sudore. Non a caso i vecchi e tradizionali zoccoli venivano realizzati in questo materiale. Inoltre, il legno è molto resistente sia all’acqua che alla polvere, quindi possono durare davvero tantissimi anni.
Sughero
Il sughero spesso viene utilizzato per i sandali con la zeppa detti anche zatteroni ma anche per quelli bassi, stile Birkenstock. Rispetto al legno, il sughero è molto più leggero però anche meno resistente, soprattutto all’acqua. Ciò nonostante sono molto comodi, flessibili e freschi.
Gomma
La gomma è molto impiegata per le suole dei sandali. È un materiale isolante, resistente all’acqua e molto leggero, quindi perfetto per realizzare anche scarpe estive. Di solito le suole in gomma sono alte da 1 a 2 cm per i modelli bassi, ma possono raggiungere anche notevoli altezze in caso di zatteroni. La suola solitamente presenta una dentatura o zigrinatura con funzione antiscivolo.
Pelle
La pelle è tradizionalmente molto utilizzata per le scarpe in generale e quindi anche per i sandali. Questo materiale si adatta facilmente alla forma del piede e dura a lungo negli anni quindi da preferire se si vuole un prodotto più longevo e resistente.
Tessuto
Anche il tessuto è molto utilizzato per la realizzazione della tomaia dei sandali, soprattutto per i modelli con fasce. Di solito si tratta di cotone, un tessuto molto traspirante e leggero che può essere utilizzato in tante varianti di colore, perfetti per giocare con gli outfit allegri e vivaci dell’estate.
Chiusura
Ogni modello presenta una diversa chiusura che, a seconda della sua tipologia, può essere più o meno comoda rispetto ad altre. In alcuni casi, infatti, i sandali in base al tipo di chiusura possono stringere di più o di meno o essere più o meno facili da indossare.
Lacci
I lacci forse sono la chiusura meno comoda, soprattutto se parliamo di sandali alla schiava. In questo caso si tratta di stringhe molto lunghe, quasi sempre in cuoio che si avvolgono dalla caviglia, in alcuni casi fino al polpaccio. I lacci però tendono a sciogliersi e a stringere sulla pelle.
Velcro
Il velcro è tra le chiusure più utilizzate sia per i sandali sportivi che per quelli casual. La famosa chiusura a strappo infatti è molto veloce e pratica, e resta quasi sempre ben chiusa. Il velcro, in alcuni modelli, oltre ad essere disposto su di una delle fasce dell’avampiede, può trovarsi sul tallone, in questo modo sarà possibile regolare e fermare meglio la chiusura.
Slip-on
La slip-on non è una vera e propria chiusura. Si tratta delle possibilità che offrono alcune calzature di poterle indossare senza alcun tipo di fibbia o velcro, come se fosse una ciabatta, quindi quasi sempre senza stringa sul tallone. Sicuramente tra le proposte più comode.
Fibbie
Infine, esiste la classica chiusura con fibbie, di solito riportate sulle fasce poste sull’avampiede e in alcuni casi anche sulla stringa posteriore sul tallone. Le fibbie, oltre ad avere la funzione di regolare la grandezza del sandalo, possono avere una funzione prettamente ornamentale, soprattutto quelle dalle forme più particolari.
Dopo aver analizzato materiali e modelli disponibili in commercio, elenchiamo alcuni consigli utili nella scelta del sandalo.
Tipo di tacco
Un consiglio preliminare: per acquistare i sandali è meglio recarsi a fare shopping nel pomeriggio, dato che di sera i piedi sono più gonfi. Il primo aspetto da tenere in considerazione è l’altezza del tacco: durante tutto l’anno, e quindi anche in estate, è meglio preferire scarpe con il tacco basso (massimo 2-3 cm).
Bastano pochi centimetri, infatti, per scaricare il peso del corpo sull’avampiede e andare incontro a dolori, occasionali se le scarpe alte vengono indossate saltuariamente, o a vere e proprie infiammazioni in caso sui usino in modo costante. Bisogna sapere poi che i tacchi troppo alti possono provocare problemi di circolazione e di insufficienza venosa, ed è sempre bene passare da un tacco alto (indossato magari soltanto poche ore la sera o in un’occasione speciale) ad un tacco basso scalando gradualmente.
Forma del piede
Oltre all’altezza del tacco, per quanto riguarda i sandali, bisogna poi tenere presente la forma del piede (e non è soltanto una questione estetica): le dita e il tallone devono sempre poggiare sulla soletta senza scivolare al di fuori. Anche la pianta del piede deve rimanere all’interno della scarpa e se durante la prova il sandalo stringe ai lati o dà fastidio in qualche punto, come lo spazio tra alluce e secondo dito nel caso dei sandali infradito, è meglio scegliere un altro modello. Per andare sul sicuro ci si può rivolgere ad un artigiano esperto e specializzato, in grado di realizzare sandali artigianali su misura e ad hoc, personalizzabili in base ai gusti di ogni cliente e ad ogni tipo di piede.
Come scegliere la misura dei sandali
Un numero in più o un numero in meno, nelle calzature, significa molto. È vero che il sandalo è una scarpa minimal, con la quale è impossibile che le dita dei piedi vadano a toccare la punta della scarpa, ma, allo stesso modo, una scarpa troppo corta farà sì che l’alluce sporga fuori dalla scarpa, o, nel caso contrario, vi farà ritrovare con una “coda” di qualche millimetro nella zona del tallone che, oltre ad essere antiestetico, vi farebbe camminare con difficoltà. È una buona idea pensare ad una mezza misura in più del sandalo.
Come scegliere il sandalo giusto
La calzata dei sandali, come per tutte le scarpe, è decisamente influenzata dal loro numero e dalla conseguente adattabilità al nostro piede ma se ci domandiamo come devono calzare i sandali, allora dobbiamo prendere in considerazione anche un’altra serie di parametri.
Le temperature
I sandali sono decisamente scarpe estive (seppure oggi si portino anche in altre stagioni) e d’estate, si sa, il nostro piede tende a gonfiarsi. A tal proposito, se state scegliendo un modello che presumibilmente indosserete per lungo tempo nelle ore più calde del giorno, sarà meglio optare per un sandalo leggermente più grande.
Le occasioni d’uso
Una cerimonia ha esigenze stilistiche diverse dunque tacco, colori sobri o, se eccentrici, in linea con l’insieme. Per spiaggia o piscina, infradito. Per una passeggiata sul lungomare, sempre infradito o sandali da passeggio, sicuramente più eleganti senza essere però impegnativi.
L’orario
Al mattino, al pomeriggio o alla sera, ogni orario ha il suo sandalo. Se siete in vacanza, potete anche fare una passeggiata serale in infradito. Ma se invece dell’infradito, parliamo di outfit, indosserete un elegante sandalo da passeggio abbinato ad un altrettanto elegante vestito estivo. Il consiglio è quello di utilizzare sandali da passeggio che lasciano libertà nell’abbigliamento conferendo comunque un aspetto curato.
Guida pratica alla scelta del sandalo
Sì
- Alle zeppe alte di sughero, se avete gambe magre e lunghe e solo se siete capaci di portarli e camminare con disinvoltura, non come foste sui trampoli.
- Ai sandali a listini per piedi normali o magri, con pedicure fatta alla perfezione.
- A lacci alla schiava per polpacci normali e gambe lunghe, soprattutto per occasioni speciali.
- Alle ciabattine portate sia di giorno sia di sera anche in città, purché in modo elegante, senza trascinarle.
- Ai sandali con catena gioiello abbinati a un tailleur elegante, anche per il giorno, purché portati senza altri gioielli, come bracciali o cinture a catena.
No
- Ai sandali con zeppa di sughero e lacci alle caviglie se siete piccole di statura e con gambe robuste; se vi piace il sughero, optate per ciabattine solo con tacchi ortopedici.
- Ai sandali con listini se avete piedi tozzi e dita corte, per evitare il classico “effetto a salamini”.
- Ai sandali con tacchi alti e lacci alla schiava, indossati con la minigonna, per evitare un effetto chiassoso e poco elegante.
- Ai sandali con la punta aperta sull’alluce se non avete delle belle dita dalla forma affusolata. A questo proposito, controllate sempre come e quanto l’apertura sulla tomaia metta in evidenza le dita del piede.
- Ai sandali comodi per la vita professionale. Evitate di portarli per andare in ufficio, anche se indossate un paio di jeans. Se vi sentite alternative, preferite piuttosto una scarpa da ginnastica.
Il prezzo è importante?
Il prezzo quando si parla di calzature potrebbe essere un fattore molto importante. Di solito in questo settore la qualità aumenta insieme al prezzo. Modelli troppo economici potrebbero essere realizzati con materiali scadenti e avere due svantaggi: rompersi subito e recare danni alla salute del piede. Il prezzo medio per dei sandali di qualità oscilla dai 40 ai 90 €. Superate queste cifre, molto spesso oltre alle caratteristiche e le peculiarità si paga il nome della marca.
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